Tacciano le guerre: l’IPS per la pace
Iniziamo il Tempo di Quaresima con davanti ai nostri occhi tutto il dramma che milioni di persone stanno vivendo a causa della insensatezza della guerra in Ucraina. Come comunità educante cattolica che desidera formare uomini e donne di pace, vogliamo rispondere alla follia della violenza con la preghiera e con il digiuno, secondo il volere di Papa Francesco che ci invita tutti mercoledì 2 marzo ad innalzare a Dio una supplica corale per la pace.
Pertanto alle ore 12, i nostri bambini e ragazzi con insegnanti e docenti, con tutto il personale scolastico e in collegamento online con le famiglie, si fermeranno per unire le loro voci in un’unica preghiera per invocare il dono della pace. Convinti della sua forza, intensifichiamo la preghiera e predisponiamoci al digiuno incoraggiati dalle parole del Pontefice:
Cari fratelli e sorelle!
In questi giorni siamo stati sconvolti da qualcosa di tragico: la guerra. Più volte abbiamo pregato perché non venisse imboccata questa strada. E non smettiamo di pregare, anzi, supplichiamo Dio più intensamente. Per questo rinnovo a tutti l’invito a fare del 2 marzo, Mercoledì delle ceneri, una giornata di preghiera e digiuno per la pace in Ucraina. Una giornata per stare vicino alle sofferenze del popolo ucraino, per sentirci tutti fratelli e implorare da Dio la fine della guerra.
Chi fa la guerra dimentica l’umanità. Non parte dalla gente, non guarda alla vita concreta delle persone, ma mette davanti a tutto interessi di parte e di potere. Si affida alla logica diabolica e perversa delle armi, che è la più lontana dalla volontà di Dio. E si distanzia dalla gente comune, che vuole la pace; e che in ogni conflitto è la vera vittima, che paga sulla propria pelle le follie della guerra. Penso agli anziani, a quanti in queste ore cercano rifugio, alle mamme in fuga con i loro bambini… Sono fratelli e sorelle per i quali è urgente aprire corridoi umanitari e che vanno accolti.
Con il cuore straziato per quanto accade in Ucraina – e non dimentichiamo le guerre in altre parti del mondo, come nello Yemen, in Siria, in Etiopia… –, ripeto: tacciano le armi! Dio sta con gli operatori di pace, non con chi usa la violenza. Perché chi ama la pace, come recita la Costituzione Italiana, «ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali» (Art. 11).