I ragazzi della Scuola Secondaria di I grado preparati dall’insegnante di recitazione Anna Garofalo, tornano in scena. Lo fanno ancora una volta con una storia forte che fa emozionare tanto e tanto fa riflettere.

Il lavoro si chiama “Volare” e racconta una storia scomoda. Fortuna è una bimba di sei anni. Fortuna era, una bimba di sei anni.

Raccontiamo la tragedia di un degrado, familiare e culturale. Raccontiamo di orrenda violenza sui minori, se mai esista una qualifica alla brutalità. Da un articolo di Concita De Gregorio del 2016, la storia della piccola Fortuna Loffredo lanciata nel vuoto dall’orco che la violentava. Storie disumane su molti bambini.

E la favola di Cenerentola intenerisce per via di una scarpina che però non si è più trovata, con il principe che era malvagio, coi giocattoli di cui sono piene le stanzette dei bambini e si trasformano in mostri che non escono dagli armadi, ma sposano le matrigne e pranzano alle stesse tavole.

Una narrazione dolorosa. Un lavoro difficile. Perché è difficile raccontare le storie terribili. E la verità.

“Volare”, Di Anna Garofalo, liberamente tratto da un articolo di Concita de Gregorio con insert poetici di R. Alberti, R. Tagore, M. Napoletano, andrà in scena per la prima volta il 10 giugno alle 19.30 presso il Teatro dell’Istituto Preziosissimo Sangue.