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Il forum “Bambini e mass media” visto dai genitori

Il forum “Bambini e mass media” visto dai genitori

Il forum “Bambini e mass media” visto dai genitori degli alunni della nostra scuola.

Il primo giorno del forum “Bambini e mass media” ha avuto un esito positivo ed ha catturato l’interesse dei bambini, preparati, in modo attento e consapevole, dall’insegnante di italiano della classe IV della Scuola Primaria dell’ IPS, Maria Attolico, già dall’anno precedente, ad affrontare un’esperienza forse più grande di loro. Il tema affrontato è sicuramente alquanto delicato perché interessa ogni famiglia e tratta della relazione, sicuramente non facile e spesso piena di insidie, che hanno i bambini con ogni forma di comunicazione (televisione, giornali ed internet).
Nella giornata del 23 novembre u.s., presso l’ aula magna dell’Università di Bari, l’intervento di Marco Pariboni, Marco Jacobini e Raissa Rossi ha testimoniato la presenza di una delegazione di studenti dell’IPS che già nei giorni precedenti avevano affrontato il tema con letture, lavori e dibattiti in classe.
L’argomento affrontato dai nostri bambini è stato la pubblicità, soprattutto quella “ingannevole”, termine che i nostri bambini ormai usano criticamente e applicandolo correttamente alle pubblicità viste.
Successivamente è stata la volta dei relatori, a cominciare dalla Prof.ssa Giovanna Da Molin, Presidente del Centro Interuniversitario di Ricerca “Popolazione, ambiente e salute” e della dottoranda Elita Sabella sul tema “I giovani e i rischi nella rete. Indagine nelle scuole secondarie dell’area metropolitana di Bari”. I dati, raccolti attraverso un questionario somministrato a studenti di scuole secondarie, evidenziano come, sempre di più, i bambini hanno un approccio con internet ed i social, ahimè, molto precoce (11 anni), dedicando diverse ore al giorno ad attività mass mediali.
I risultati evidenziati da questa ricerca hanno allarmato i genitori presenti, perché hanno testimoniato come spesso i ragazzi, ancora bambini e adolescenti, vivano il rapporto con la tecnologia e i mezzi di comunicazione massmediale, in maniera precoce, assidua e a volte pericolosa: pensiamo ai fenomeni di cyberbullismo a cui a volte i più deboli soccombono, il sexting, gli incontri di chat che a volte si trasformano in incontri non virtuali, la dipendenza dai videogiochi, dalle chat, ecc. L’intervento che più ha attratto i bambini è stato quello dello psichiatra dott.Tonino Cantelmi dell’Università La Sapienza di Roma. L’intervento, articolato con video accattivanti e di immediata interpretazione soprattutto da parte di bambini, ha posto l’attenzione sulla velocità ormai esorbitante della nostra vita, sul fatto che non assaporiamo i momenti più preziosi della quotidianità e dei rapporti interpersonali, da quelli coi partners, con i figli, e con i genitori. È vero, la rete presenta infinite possibilità ed infinite vie, ma, almeno a mio personale avviso, dov’è la capacità critica che va insegnata ai nostri figli nel distinguere il vero dal falso? Per i nostri figli, tutto quello che si legge in rete è pura verità: si svolge una ricerca e si copia pedissequamente ciò che si legge.
Come ha sottolineato la professoressa Da Molin, ciò che dobbiamo insegnare, ai nostri figli a casa, e agli studenti a scuola, è la capacità critica, il saper individuare le fonti corrette e affidabili a cui attingere e da cui apprendere. Ciò che comunque ha reso orgogliosa me, come madre di uno dei bambini dell’IPS che ha partecipato attivamente a questo forum, è stato vedere come tutti i piccoli partecipanti siano arrivati preparati all’evento, conoscendo molti degli argomenti trattati da illustri professori e riuscendo a capire quanto loro detto e addirittura prendendo appunti come giornalisti consumati o studenti universitari sugli scanni delle aule. Mi ha reso orgogliosa constatare come i piccoli fossero consapevoli dell’importanza dei temi trattati e soprattutto orgogliosa di assistere, di nascosto e origliando, alle risposte semplici e dirette alle domande che i bambini ponevano a bassa voce alla propria insegnante.
Ho sorriso infatti nell’origliare la risposta della maestra Maria Attolico alla domanda semplice ed ingenua su cosa fosse il sexting: gesti, sguardi, tenerezza, il trattare i nostri figli con estremo amore e devozione e rispondendo loro dandogli l’illusione di essere trattati da adulti, ma al tempo stesso come bambini con le proprie fragilità e delicatezze da rispettare e tutelare. In pratica, tutto ciò che la comunicazione non verbale concerne e che di certo la rete e i mass media non riescono a filtrare.
La rete è un’opportunità, usiamola bene….ma non dimentichiamoci di noi stessi e di chi ci sta accanto!  Marilisa Loprieno (mamma di un alunno di 4^ primaria)
Nella seconda giornata del forum, 24 novembre 2017, sapientemente organizzato e coordinato dal giornalista Enzo Quarto, fin dalle prime battute si è entrati nel vivo del tema grazie all’ intervento

“passionale e provocatorio” del docente di Bioetica, Francesco Bellino.
Il professore, con un entusiasmo coinvolgente, ha posto fin da subito l’attenzione su come la mancanza di rapporti sociali abbia creato il vuoto umano che ha portato all’ utilizzo senza freni di Internet, Facebook etc.
La mancanza di luoghi di unione come la “piazza” fonte di scambio, crescita e comunicazione attiva è alla base di quel vuoto umano che i giovani, oggi, cercano nei media con una libertà che naturalmente genera solitudine.
Riportava, infatti,  a quanto il senso della vita sia strettamente collegato alle relazioni umane…che oggi in una comunicazione da fastfood, si riassume in parole chiave come: on line/off line.
Per questo, un richiamo all’uso della fantasia per ristabilire un rapporto reattivo del “REALE”.
            I successivi interventi, a opera di insigni giornalisti del calibro di Paolo Ruffini, Vania De Luca,Valentina Petrini, Luca Milano, Felice Blasi hanno, invece, riguardato la responsabilità della categoria giornalista sulla credibilità delle notizie.
            La platea, infatti, poneva l’ attenzione sulle fake news e sulla difficoltà di riconoscerle, sopratutto per chi ancora giovane non possiede gli strumenti adeguati.

La loro disponibilità è stata esemplare nel rapportarsi al pubblico, che ha esortato a diffidare dalle notizie urlate e da chi le urla, perché denota scarsità di argomentazioni, oppure, con citazioni poetiche che andavano da Brecht a Camus, passando per Rodari, comunicavano l’importanza

dell’utilizzo delle parole e del loro peso. Un utilizzo superficiale e poco attento rende la parola pericolosa al pari di una pietra scagliata con violenza.
La platea, tra cui noi mamme della classe quarta primaria dell’ Istituto Preziosissimo Sangue, era in estasi per la preziosità di un incontro tra culture e generazioni diverse che si ritrovavano unite in un momento di alto spessore culturale e comunicativo.
I bimbi, seppur piccoli, ascoltavano attenti, curiosi e i loro appunti semplici e diretti regalavano a noi mamme, ma anche alla maestra un feedback totalmente positivo e incoraggiante.
            Le parole, considerate da sempre un ponte tra le genti e le culture anche questa volta hanno compiuto la loro magia, facendo sì che queste giovani menti  comprendessero quanto sia più coinvolgente vivere direttamente un’esperienza fatta di incontri, discussioni, strette di mano e sorrisi piuttosto che vivere di like o dislike. Mamma di Francesca Rotundo Cl. IV,
mamma di Emma Gravagnuolo Cl. IV

Il giorno 23 novembre 2017, ho partecipato su richiesta di mia figlia alla terza Assemblea nazionale del Forum “Bambini e Mass Media” che si è tenuto presso l’Aula Aldo Moro Università degli Studi di Bari. Quale esperienza più bella condividere un giorno di scuola con lei e confrontarci a casa sui contenuti del Forum. Durante questa giornata, sono stati presentati i lavori svolti dalle scuole della nostra Città che hanno partecipato al concorso sul tema “Salviamo i bambini dalla pubblicità”; si è parlato dei giovani e dei rischi della rete e si sono analizzati pensieri, emozioni e comportamenti dei nativi digitali nella società attuale. Sicuramente la rete è utile ma bisogna sempre ricordare che essa è uno strumento e NON DOBBIAMO MAI DIVENTARE DIPENDENTI!!!

Al forum, oltre agli alunni di diverse scuole medie, hanno partecipato i bimbi della classe IV primaria bilingue dell’ Istituto Preziosissimo Sangue di Bari. In un giorno in cui si è parlato di informazione, di comunicazione dei giovani e dei rischi della rete sono rimasta stupita dagli interventi e dal coinvolgimento dei più piccoli e di come abbiano presentato i lavori svolti. Entusiasmante anche l’intervento del psichiatra dott. Cantelmi, il quale ha ricordato a tutti i presenti che siamo degli esseri umani che pensiamo, che agiamo e che dobbiamo conservare il piacere della curiosità. Aggiungerei che, ognuno di noi, trova la vera felicità vivendo attraverso i sentimenti e quindi insieme alle emozioni.

Stefania Troccoli
(mamma di Francesca Schittulli)